LE RAGIONI DI CHI NON SCIOPERA

U.N.I.M.O.
 
UNIONE NAZIONALE ITALIANA MAGISTRATI ONORARI
LE RAGIONI DI CHI NON SCIOPERA
 
 
È ancora aperto il tavolo delle trattative tra il Ministero di Giustizia e le rappresentanze di categoria (giudici e pm onorari in servizio presso il Tribunale – GOT e VPO -, e giudici di pace), in vista della riforma della magistratura onoraria. La terza riunione convocata dal Ministro Andrea Orlando (tenuta il 29 maggio scorso), si è chiusa con rinvio a un prossimo incontro in data da stabilirsi, in cui saranno precisati i dettagli di carattere economico della riforma (previa intesa del ministero di Giustizia con il ministero dell’Economia).
Il Ministro ha confermato le linee già espresse nei precedenti incontri:
–       estensione delle competenze di tutta la magistratura onoraria (in linea con le ultime posizioni espresse dall’ANM);
–       unificazione delle attuali distinte figure giudicanti (GOT – attualmente con medesime competenze dei giudici di tribunale  professionali -, e giudici di pace – attualmente con competenze proprie, ma in materia inferiore rispetto a quella del tribunale);
–       accesso volontario dei magistrati onorari attualmente in servizio nell’istituendo Ufficio del Processo;
–       incompatibilità delle funzioni onorarie con altre professioni.
Il Ministro ha confermato la volontà di prevedere un regime transitorio per i magistrati onorari attualmente in servizio,esprimendo la necessità ineludibile di riconoscere loro per il futuro i versamenti previdenzialie di stabilire la loro permanenza in servizio per il tempo utile a maturare la pensione di anzianità (previa valutazione di professionalità).
È la prima volta che l’organo di vertice del ministero di Giustizia riconosce concretamente ciò che la categoria chiede da sempre: previdenza e valorizzazione della professionalità, con conseguente permanenza nel servizio. Per questo U.N.I.M.O. conferma di non aderire all’astensione indetta nella settimana in corso, che cavalca il malcontento della categoria nei confronti dell’inerzia di governi precedenti (complice una incompleta comunicazione delle concrete intenzioni esposte dal Ministro da parte di alcuni rappresentanti che al tavolo della trattativa hanno accettato di sedersi senza sospendere lo stato di agitazione), e asseconda i desiderata dei magistrati onorari che vorrebbero continuare a svolgere le funzioni giurisdizionali contemporaneamente ad altre professioni (con rischio costante di conflitto d’interessi).
Come già annunciato U.N.I.M.O. non esiterà a contrastare eventuali iniziative del Governo non in linea con quanto esposto dal Ministro, ma ritiene contraddittoria l’iniziativa dello sciopero con la partecipazione al tavolo delle trattative. Si tratta di uno sciopero “preventivo” nei confronti di un Ministero che, invece, ha espresso la volontà di addivenire a una definizione condivisa della riforma, ha dimostrato la concretezza delle intenzioni convocando tre riunioni e annunciandone ulteriori fino al varo della riforma,  e valorizza la categoria allo scopo di giovare all’efficienza dell’amministrazione della giustizia. Si tratta di una iniziativa irresponsabile nell’attuale contingenza, che rischia una inutile divisione e sofferta tra lavoratori.