resoconto sulla riunione con il ministro orlando

Una delegazione di UNIMO, composta dalla presidente dott.ssa Rossana Ferrari e dalla vicepresidente dott.ssa Stefania Cacciola, su convocazione del Ministro della Giustizia Andrea Orlando ha partecipato, insieme alle delegazioni dei Giudici di Pace, alla riunione tenutasi il 30 aprile 2014 presso la Sala Livatino del Ministero.
Oggetto della riunione è stata la riforma della Magistratura Onoraria.
Il Ministro e il Capo di Gabinetto, dott. Melillo, hanno espresso apprezzamento per il lavoro dei GOT e dei VPO e hanno precisato che intendono valorizzarne le professionalità addivenendo ad una riforma della categoria che, muovendosi su un doppio binario, ne redisciplini le modalità di accesso e di impiego e disponga la permanenza in servizio dei magistrati onorari che sono in attività.
Proprio la UNIMO, nel corso del suo intervento, aveva chiesto al Ministro che la riforma procedesse seguendo un doppio binario e cioè la revisione delle modalità di reclutamento e di formazione, nonchè di competenze per la nuova magistratura onoraria e le norme transitorie che si occupino della conferma negli incarichi dei magistrati onorari attualmente in servizio.
È stata, altresì, chiesta l’estensione delle competenze sia civili sia penali, l’abolizione del pagamento a cottimo e la previsione di una remunerazione mensile che sia adeguata all’attività svolta (secondo quanto stabilito dalla Raccomandazione europea CM/REC (20101), prevedendo in tale ipotesi l’incompatibilità assoluta con qualsiasi altra attività lavorativa pubblica o privata.
È stato chiesto, altresì, il coinvolgimento dei magistrati onorari nel sistema di governo autonomo (cioè prevedere la rappresentanza della MO all’interno dei Consigli Giudiziari e del CSM), la revisione del sistema disciplinare e l’introduzione di forme di tutela previdenziale.
La UNIMO ha manifestato assenso alla unificazione delle varie figure di magistrati onorari in uno status unico anche in considerazione del fatto che la conseguenza principale di tale previsione sarebbe la possibilità di ridistribuire le risorse economiche destinate alla categoria equamente tra GDP, GOT e VPO.
Il Ministro, dopo aver ascoltato attentamente tutte le rappresentanze di categoria, ha chiarito che le linee programmatiche relative alla riforma della categoria rese note negli scorsi giorni sono soltanto degli spunti di riflessione e che, comunque, riguarderanno la futura magistratura onoraria.
Egli ha affermato che non è interessato a far proprio alcun progetto di legge già conosciuto, da qualunque parte politica provenga, poiché intende predisporlo ex novo con la collaborazione dei magistrati onorari.
Tuttavia, ha precisato che non intende recedere da alcuni capisaldi sui quali la riforma dovrà muoversi che sono: l’unificazione delle magistrature onorarie (GDP, GOT e VPO), il doppio binario (norme di accesso e regolamentazione della materia e norme transitorie per i magistrati attualmente in servizio), remunerazione uguale per GOT, VPO e GDP.
Il Ministro ha preannunciato che intende procedere celermente alla stesura del testo della riforma e che se le associazioni di categoria manifesteranno rigide posizioni chiuderà il tavolo della collaborazione e non proporrà alcuna proroga rilevante che salvaguardi i magistrati onorari in servizio sino all’approvazione della riforma.
Rossana Ferrari
Stefania Cacciola