Intervento di UNIMO alla inaugurazione ANNO GIUDIZIARIO 2017

U.N.I.M.O.

Unione Italiana Magistrati Onorari

passo S. Caterina Fieschi Adorno 4a/3d

16121 Genova

 

Ill.mo sig. Presidente della Corte, sig. Rappresentante del Ministero, Gentili Signori Magistrati, Avvocati e Personale Amministrativo, siamo lieti di poter partecipare a questa inaugurazione dell’anno giudiziario, per cui ringraziamo il Presidente della Corte di Appello.

Intervengo in rappresentanza della UNIMO, Unione Nazionale Italiana  Magistrati Onorari..

A seguito dell’approvazione della riforma della magistratura onoraria – che si denominerà d’ora in poi <onoraria di pace> – siamo in attesa della puntuale attuazione della legge delega attraverso l’emanazione dei decreti delegati che dovrebbero disciplinare le modalità di organizzazione delle nostre funzioni e la permanenza in servizio differenziando la MO in servizio da quella futura.

Alla luce delle recenti allarmanti notizie diffuse presso la SSM a Scandicci da addetti all’Ufficio Legislativo, in ordine alla realizzanda attuazione della legge delega che disciplina le nostre posizioni mi corre l’obbligo di rappresentare che, se dovessero malauguratamente concretizzarsi, tradirebbero irreparabilmente lo spirito della legge e frustrerebbero le legittime aspettative di tutti coloro che hanno collaborato con profondo spirito di servizio all’amministrazione della Giustizia su tutto il territorio nazionale.

Tra gli altri, in particolare risulterebbero disattesi i punti relativi al regime transitorio originariamente previsto per i Magistrati Onorari già in servizio, con conseguente mortificazione dei diritti acquisiti nonché dei riconoscimenti di professionalità ed esperienza maturate nel corso di tanti anni. Ma quello che preoccupa di più è la forte limitazione dell’utilizzo della magistratura onoraria anche attualmente in servizio ad una disponibilità a settimana, con evidente ricaduta negativa sul piano della efficienza del sistema e danni ingenti alle ragioni dei cittadini tutti e gravi violazioni della normativa italiana e comunitaria sul diritto del lavoro.

Manifestiamo, pertanto, il nostro profondo disappunto sulle scelte attuative in corso e rappresentiamo che, fermi restando la più ampia disponibilità al dialogo tecnico e il nostro spirito di servizio nei confronti dell’Amministrazione della Giustizia, è nostra intenzione fronteggiare con i più opportuni strumenti i tentativi di svilire l’impegno, la professionalità e i basilari diritti  di ciascun Magistrato Onorario nella prospettiva di creare e mantenere le condizioni costituzionalmente garantite affinché l’apporto della categoria sia sempre più valido e proficuo nel superiore interesse dello Stato.

 

 

CDC  U.N.I.M.O.