Incontro col Ministro del 15 maggio

La riunione del 15 u.s. al Ministero della giustizia e’ stato un ulteriore passo avanti, dopo quello iniziale del 30 aprile, verso l’elaborazione della riforma. Il ministro e’ intervenuto all’esito di una riunione del consiglio dei ministri ( prima avevano presenziato ed erano intervenuti il sottosegr.Ferri, il capo di gabinetto dott.Melillo ed il capo dipartimento dell’organizzazione della giustizia dott. Birritteri ed erano presenti la capo della segreteria dott.De Nictolis, il capo dell’ufficio legislativo dott. Carcano ed il suo vice-capo dott.Orlando ), e’ stato con noi per due ore ed ha dato un’ulteriore accelerazione all’iter, convocandoci per il 26 maggio prossimo, data in cui si dovra’ entrare piu’ nelle specificita’ della riforma, discutendo solo delle norme transitorie che riguardano i magistrati onorari in servizio.
Il ministro e’ stato molto chiaro nel richiedere la partecipazione ed il contributo di tutte le associazioni, specificando che chi proclama lo sciopero preventivamente, senza prima confrontarsi sulle idee, manifesta l’intenzione di non voler collaborare, e quindi verra’ escluso dal tavolo tecnico. Le associazioni dei giudici di pace hanno subito assicurato di aver revocato l’astensione, cosi’ come hanno fatto Mou e Conamo. La nostra associazione aveva gia’ dichiarato di voler collaborare, all’incontro del 30 aprile, a cui era sola in rappresentanza di got e vpo. Il presidente di Federmot e la delegata di Anmo hanno detto di doversi consultare prima di decidere.
Il ministro ha fatto presente che sarebbe opportuno proclamare l’astensione se non venissero accolte le nostre richieste o se non fossero mantenuti gli impegni presi ; ma, non avendo le associazioni di magistrati onorari di tribunale, diverse dalla nostra, neppure partecipato alla precedente riunione ed avendo indetto pero’ l’astensione, egli ritiene che questa manifesti una volonta’ di auto-esclusione dal tavolo tecnico, ragione per cui chi manterra’ tale atteggiamento non potra’ partecipare ai prossimi incontri.
La nostra associazione, nel ribadire la volonta’ di dialogo, e’ intervenuta con la dichiarazione della presidente Ferrari che viene allegata. I punti a cui il ministro ha confermato di non voler derogare sono l’unificazione di tutta la magistratura onoraria e l’istituzione dell’ufficio del giudice ( a cui dovrebbero accedere i nuovi onorari, nominati dopo la riforma, non con funzioni ancillari).
Quanto all’emolumento fisso e alla proroga, le nostre osservazioni hanno riguardato sul primo punto la necessita’ di scollegarlo al raggiungimento degli obiettivi ( visto che non tutti sono affidatari di carichi di lavoro identici nei vari uffici ), essendo comunque noi favorevoli al fisso mensile; sul secondo abbiamo chiesto che oltre alla proroga (superiore ai dodici anni indicati dal ministero) ci sia uno scivolamento degli onorari, alla scadenza, verso altre funzioni della magistratura onoraria.
Quanto alle altre richieste ( applicazioni delle norme sulle lavoratrici-madri anche a noi, previsione di un nostro delegato al consiglio giudiziario ed al csm, ed altre che trovate nel documento allegato) il Ministro ha manifestato apprezzamento e preso appunti.
Questo e’ quanto e’ accaduto. Noi eravamo presenti. Diffidate di quanti vi riferiranno cose diverse.

Dott.ssa Rossana Ferrari – presidente UNIMO
Dott.ssa Stefania Cacciola – vicepresidente UNIMO

Riceviamo e pubblichiamo

Esimio Presidente,

ti preghiamo cortesemente di smentire che il CONAMO e il MOU abbiano revocato lo sciopero, la dichiarazione ti è trasmessa ai sensi della legge sulla stampa!

Ti prego di pubblicare letteralmente quanto di seguito:

Nota di smentita ai sensi della legge sulla stampa:

Il dott. Calogero Ingrillì presidente del CONAMO e il dott. Pino Finamore presidente del MOU smentiscono la dichiarazione pubblicata sul sito dell’associazione Unimo nell’articolo “Incontro col Ministro del 15 maggio a firma della dott.ssa Rossana Ferrari presidente Unimo e della dott.ssa Stefania Cacciola vice presidente della suddetta associazione, perchè non hanno mai revocato l’astensione dalle attività giurisdizionali indetta con il documento congiunto emanato insieme alle associazioni ANMO, COGITA e FEDERMOT.

Non è mai stato dato mandato ad alcun rappresentante delle due associazioni di revocare l’astensione, quanto dichiarato dalla dott.ssa Isabella De Asmundis durante la riunione ministeriale è frutto di iniziativa personale non riscontrata da alcun mandato da parte del sottoscritto presidente CONAMO nè dal presidente Pino Finamore del MOU, che tra l’altro era presente alla suddetta riunione.

L’astensione da parte del CONAMO e del MOU è confermata come da mandato dei rispettivi consigli direttivi, qualsiasi altra notizia è priva di fondamento!

dott. Calogero Ingrillì presidente CONAMO

dott. Pino Finamore presidente MOU”

Ribadiamo e confermiamo che alla riunione del 15 maggio 2014 innanzi al Ministro Orlando e alla presenza di circa una trentina di persone, il dott. Pino Finamore, presidente di MOU e la dott.ssa Isabella De Asmundis, delegata di CONAMO, hanno dichiarato di revocare lo sciopero e di voler collaborare.

Dott.ssa Rossana Ferrari