Sostegno del Procuratore Spataro alle giuste rivendicazioni dei magistrati onorari.

(Autorizzo la Diffusione)

E’ arrivato il momento per l’Associazione Nazionale Magistrati di scendere decisamente in campo al fianco della magistratura onoraria!

Lo chiedo formalmente come iscritto all’ANM (alcuni dei cui dirigenti , compreso il Presidente Sabelli, leggono su questa mailing list) e come Procuratore della Repubblica di Torino.

Come sappiamo, sono tante le riforme del “settore – giustizia” messe in campo o in cantiere dall’attuale Governo…

Ne abbiamo discusso e ne discuteremo ancora.

Ma cerchiamo di guardare anche al di là dei problemi già noti ed affrontiamo quelli strutturali, pur se meno conosciuti!

Mi riferisco ai problemi della magistratura onoraria : parlerò soprattutto dei Vice Procuratori Onorari (che meglio conosco), ma credo che identici discorsi valgano anche per i GOT.

Da circa 3 anni vivo e lavoro avendo affianco i VPO: l’ho fatto per più di un anno a Lodi nel campo penale, poi a Milano nel settore civile,
infine a Torino da pochi mesi, sia nell’uno che nell’altro settore.

Ho conosciuto persone stupende sul piano umano, ansiose di servire le istituzioni e di far crescere la loro professionalità, pazienti nel
tollerare che – talvolta anche dai magistrati togati – non sia rispettata fino in fondo la loro dignità e compreso il loro ruolo.

Sono nostri colleghi ed ogni Procuratore potrebbe confermare che le
Procure, piccole, medie o grandi che siano, potrebbero chiudere senza
il loro apporto.

Devo dire, allora, che condivido le loro rivendicazioni e il non accontentarsi – da parte dei tanti che lavorano ormai da una vita al nostro fianco – della ulteriore reiterabilità dei mandati quadriennali (per soli altri tre mandati, poi il nulla, dopo  decenni di impegno per la giustizia) senza che sia loro riconosciuto il diritto di lavorare con serenità e di esercitare con dignità le loro funzioni in nome dello Stato, fino all’età pensionabile: immagino quanto sia dura la prospettiva di un gravoso impegno per venti/trent’anni per far fronte a problemi non risolti per poi trovarsi di colpo “in strada”, senza diritto ad un trattamento pensionistico. Che senso ha una riforma consistente in una maxi proroga di 12 anni a diritti zero, a costo zero per tutti, ma non per loro, i magistrati onorari, destinati ad una vita da precari, ad una maturità da disoccupati e ad una terza età molto difficile?

Né serve attenuare il regime delle incompatibilità allo scopo di garantir loro altri introiti, poiché è noto che la stragrande maggioranza dei magistrati onorari non pratica la professione forense.

I magistrati onorari hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione in vista di una astensione dalle udienze dal 20 al 24 ottobre: lo farei anche io se fossi uno di loro.

E comunque, se lo vorranno e se non interverranno novità, sarò al loro fianco per illustrare pubblicamente la irrinunciabilità del loro lavoro al nostro fianco.

Allego il documento unitario con cui è stato proclamato lo stato di agitazione

Spero e chiedo che l’ANM faccia sentire la sua voce anche su questo tema. Spero e credo in un intervento del Governo in armonia con l’art.
110 Cost. (“Ferme le competenze del CSM, spettano al Ministro della
Giustizia l’organizzazione e il funzionamento dei servizi relativi alla giustizia”).

Armando Spataro

Procuratore della Repubblica a Torino