Adesione Astensione magistrati onorari tribunale 8-12 luglio 2019

 Roma, 26 giugno 2019 

OggettoComunicazione dell’astensione dalle udienze civili e penali dal  giorno 8 al 12 luglio 2019          dei giudici onorari di tribunale e dei vice procuratori onorari.

                  Le sottoscritte Associazioni comunicano l’astensione, secondo le modalità e nei limiti previsti dai rispettivi codici di autoregolamentazione, dalle udienze civili e penali e dalle altre attività di istituto per le date in oggetto per  i seguenti motivi.

Si dichiarano profondamente rammaricate per la inutile e deludente cd “politica partecipativa” tanto  preconizzata da questo governo del “cambiamento”, che ha avuto come unico risultato di porre le associazioni di categoria nella condizione di sottoscrivere una forma “larvata” di proposta di riforma del tutto lontana dai propri obiettivi,  poi tradotta in un disegno di legge governativo dai contenuti  non solo divergenti da ogni  progetto del tavolo tecnico ma anche in contraddizione con la bozza sottoposta al vaglio sindacale.

 A ciò si è aggiunto il vergognoso “calo del sipario” da parte del governo, che, evidentemente impegnato su altri fronti, ha lasciato che il pur insoddisfacente prodotto di un legislativo di continuità col precedente governo giacesse nei corridoi del Ministero, senza alcuna forza propulsiva nel senso della necessaria discussione parlamentare. 

Ne deriverà, è bene ricordarlo a tutti gli operatori della giustizia, che la varata legge Orlando potrà a breve raggiungere la piena attuazione,  riducendo ad ancelle della giustizia i magistrati onorari di esperienza, assegnandone compensi offensivi a parità di responsabilità, riducendone l’impiego a tutto detrimento della funzionalità del sistema giustizia.

Non può restareignorato agli operatori della giustizia come il procedimento avviato dal precedente governo, ed evidentemente apprezzato dal presente Ministro della Giustizia, culminerà in un suicidio assistito del sistema giustizia, e dei diritti costituzionali di difesa e di efficienza, laddove in assenza di decretazione di urgenza di segno oppostoil magistrato onorario in sede penale, comegià sta accadendo in sede civile,  sarà utilizzato esclusivamente per la redazione di minute di sentenze, senza essere presente alle udienze, senza poter percepire i contenuti non detti, toni, atteggiamenti, impressioni sui testimoni, un “ghost writer”che dovrà impostare una sentenza seguendo direttive del magistrato professionale, in totale spregio del principio di soggezione del giudice solo alla legge. 

Abreve,il magistrato professionale non solo vedrà triplicarsi il proprio ruolo, bensì anche il lavoro, non essendo plausibile che chi assume la responsabilità di un provvedimento non impieghi del tempo a valutare quanto abbozzato da altri.

 Si ribadisce che lo schema di disegno legislativo  approvato in CDM del 20 maggio scorso non può incontrare il consenso della  nostra categoria, perché ha accentuato la disparità di trattamento tra sottocategorie di magistrati onorari, pur ormai unificati nella sorte dalla riforma Orlando, riducendo, invece di adeguareal tracollo del potere di acquisto, l’effettiva retribuzione dei magistrati onorari di Tribunale, costretti a presenziare in uffici oltre le otto ore per maturare il diritto ad una doppia misera indennità:  tutto ciò non è  affatto in linea con la dignità delle funzioni esercitate e con il diritto ad un compenso che prevenga condizionamenti, come peraltro ribadito dal Consiglio dei Ministri Europei con raccomandazione n. 12/2010!

Ma il sistema giustizia abbisogna di un intervento urgente al fine di arginare la imminente rovina derivante dalla riforma Orlando, ed è per questo che la categoria chiede di poter calendarizzare la discussione del   D.d.L. governativo approvato il 20 maggio 2019, onde consentire alla categoria di rappresentare nella sede democratica parlamentare non solo le istanze sindacali di chi ha per decenni prodotto giustizia senza riceverne per sé, ma anche il diritto costituzionale di efficienza, imparzialità del giudice e di difesa, inevitabilmente in procinto di subire definitiva lesione dalla riforma in itinere.

Ribadiamo che qualunque proposta che muoverà verso le direttrici della volontarietà dell’Ufficio per il processo, del compenso dignitoso proporzionale al lavoro prestato, del riconoscimento della maternità, della previdenza a carico dello Stato, del diritto alla malattia,  alla permanenza in servizio, e all’autonomia della funzioni giurisdizionali troverà il sostegno della categoria in ogni sede. Ma si proceda presto! 

Per tali ragioni, aderiamo alla  astensione dalle udienze e da tutte le altre attività giudiziarie secondo i tempi e le modalità previste dai rispettivi codici di autoregolamentazione del diritto di sciopero già proclamata dal giorno 8 luglio al 12 luglio 2019.

I direttivi

Associazione Nazionale Magistrati Onorari

Magistrati Onorari Uniti

Unione Nazionale Italiana Magistrati Onorari